La torta caprese al cioccolato, caratterizzata da una crosticina sottile e da un impasto morbido e umido, è il dolce simbolo dell’isola di Capri.
Le sue origini si perdono nella leggenda, la sua bontà invece è un’assoluta certezza.
Preparata con pochi, semplici, ingredienti non contiene farina: è quindi senza glutine, perciò perfetta per gli intolleranti e i celiaci.
Torta caprese al cioccolato: le origini
Spesso le migliori ricette nascono per errore e, altrettanto spesso, le loro origini sono ammantate da un velo di mistero.
Ciò contribuisce a renderle ancora più affascinanti e fa apprezzare ancora di più la loro degustazione.
Non fa eccezione la torta caprese al cioccolato, nata sulla meravigliosa isola di Capri un secolo fa.
Correva l’anno 1920 e sull’isola soggiornavano alcuni sgherri di Al Capone, incaricati di fare acquisti per il boss.
Il cuoco Carmine Di Fiore, forse per la fretta o forse per il timore reverenziale nei confronti degli uomini, scordò di aggiungere la farina nell’impasto della torta che stava preparando. Possiamo solo immaginare la paura del pover’uomo quando si accorse dell’errore, ma ormai era fatta: il dolce era in forno e non restava che attendere la fine della cottura.
Un profumo dolcissimo di cioccolato e l’aroma di mandorle, pian piano invasero la cucina.
Carmine Di Fiore sfornò un dolce morbido dentro e leggermente croccante all’esterno, caratterizzato da un intenso profumo di mandorle e cioccolato. Forse, poi, quella torta non era così male e infatti…gli uomini di Al Capone ne rimasero estasiati.
La torta caprese fu sempre più richiesta fino a diventare simbolo dell’isola e della pasticceria italiana. Questa è la versione più accreditata, raccontata da Cecilia Coppola nel suo libro nel suo libro “Zeppole, struffoli e chiffon rosso” (Longobardi, 2001) e narrata anche dagli abitanti dell’isola.
Esiste anche un’altra versione circa la nascita della torta caprese al cioccolato e ha come protagonista la regina Maria Carolina D’Asburgo.
A sedici anni venne data in sposa a Re Ferdinando IV di Napoli con il quale non aveva nulla in comune: raffinata e colta lei, rozzo lui. La povera ragazza presa dalla malinconia un giorno chiese ai cuochi di palazzo di prepararle una torta Sacher, ma questi non conoscevano la ricetta. Così, in base alla descrizione fatta dalla regina, crearono una torta al cioccolato con gli ingredienti che avevano a disposizione.
Nacque così la torta caprese al cioccolato.
Ricetta della torta caprese al cioccolato
Come ogni dolce della tradizione, anche per la torta caprese al cioccolato esistono numerose ricette.
Alcuni aggiungono un po’ di amido di mais o fecola di patate, altri qualche mandorla tritata grossolanamente, altri ancora un goccio di Rum, liquore Strega o Cointreau.
Io ho provato numerose versioni e alla fine ho creato la “Mia” ricetta che è ormai il mio cavallo di battaglia.
Ingredienti
La torta caprese al cioccolato è un dolce semplice che si prepara con pochi ingredienti. Per questo è importante che siano di alta qualità.
Innanzitutto il cioccolato fondente: deve essere di prima scelta. Optate per una tavoletta dal colore lucido con una superficie compatta e uniforme: ciò indica una corretta lavorazione. Il profumo deve essere intenso e all’assaggio dovete percepire sia il dolce che l’amaro, oltre a note acidule.
Le mandorle, ingrediente caratteristico di questo dolce, devono essere di prima qualità. Acquistatele già spellatele e riducetele in farina con l’aiuto di un frullatore, in questo modo preserveranno tutto il loro gusto.
Per quanto riguarda il burro, sceglietene uno ottenuto da panna italiana di centrifuga: il migliore è Beppino Occelli che trovate in tutti i supermercati.
Il burro prodotto con questa tecnica è molto profumato e praticamente privo delle note acidule che caratterizzano quello da affioramento.
Dall’unione di mandorle, cioccolato, burro, zucchero e uova nasce un connubio armonioso che rende la torta caprese al cioccolato un dolce unico e irresistibile.
Ingredienti per una teglia da 26 cm di diametro
- 200 gr di cioccolato fondente
- 150 gr di burro
- 200 gr di zucchero
- 230 gr di mandorle tritate (o farina di mandorle)
- scorza grattugiata di 1 arancia
- 4 uova
- zucchero a velo
Come preparare la torta caprese
- Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il burro e 130 gr di zucchero.
- Trasferite in una ciotola e unite la farina di mandorle.
- Separate i tuorli dagli albumi.
- Unite, uno alla volta, i tuorli al composto di cioccolato. Amalgamate bene.
- Montate a neve gli albumi con lo zucchero rimasto.
- Incorporate delicatamente gli albumi, con movimenti circolari dal basso verso l’alto, agli altri ingredienti.
- Foderate una teglia con carta forno, versatevi il composto e livellate delicatamente.
- Cuocete 40 minuti in forno statico preriscaldato a 180°. Fate la prova stecchino, che dovrà uscire umido, prima di sfornarla.
- Sformate e fate raffreddare completamente la torta.
- Sformate la torta caprese al cioccolato e spolverizzatela con lo zucchero a velo.
La torta caprese al cioccolato è una ricetta facile che si conserva per qualche giorno a temperatura ambiente, sotto la classica campana di vetro.
Come servire la torta caprese
La torta caprese è buonissima da sola ma potete arricchirla servendola con un ciuffo di panna montata o con crema pasticcera tradizionale o aromatizzata all’arancia.
Varianti della torta caprese
La bontà della torta caprese ha dato origine a diverse varianti: vuoi perché le mandorle si sposano bene con gli agrumi, vuoi perché il cioccolato crea il connubio perfetto con molti ingredienti.
La versione più famosa è la caprese al limone che profuma di Costiera Amalfitana. All’impasto viene aggiunto il succo e la scorza di limone mentre il cioccolato fondente è sostituito con quello bianco. Immancabili le mandorle che smorzano l’acidità del limone ed esaltano la dolcezza del cioccolato bianco.
Per gli amanti della Sicilia c’è la torta caprese al pistacchio, dal gusto intenso, la cui preparazione prevede l’uso del cioccolato bianco. Scegliere pistacchi di prima qualità è fondamentale per regalare al dolce un aroma unico: i migliori sono senza dubbio quelli di Bronte, definiti anche “oro verde delle Sicilia”. Un’altra coltivazione molto pregiata è quella dei pistacchi di Stigliano, in provincia di Matera. Importati dalla Grecia negli anni ‘90 hanno dato vita a una delle coltivazioni più estese d’Europa.